Fair Cooking- non solo pepe!

 

Fair Cooking mira a promuovere la filosofia del commercio equosolidale, oltre a sensibilizzare le persone per il rispetto dei produttori del nostro cibo. Gli chef, aderenti al progetto condividono la loro passione verso i prodotti della terra, hanno un senso per la qualità e vedono il loro impegno di creare consapevolezza per un’alimentazione più giusta.

In questo progetto si fondono due elementi che finora erano agli antipodi. I prodotti del commercio equo, entrano in una nuova ottica e vengono apprezzati sia per il loro contenuto etico, sia per la loro qualità eccellente. La ristorazione invece si arricchisce di valori immateriali, gli chef non acquistano solo prodotti alimentari equosolidali, ma sono consapevoli del far bene ad altri e danno un contributo al consumo critico. La sensibilizzazione di ristoratori e consumatori necessita della larga divulgazione del concetto Fair Cooking, che va oltre ai valori del commercio equo e solidale. Il termine fair, ovvero equo/giusto, può essere espanso anche verso altri approcci dell’agricoltura sostenibile. L’agricoltura biologica, alimenti di produzione locale o di cooperative sociali ne sono un esempio. Tali economie hanno obiettivi simili al commercio equo e solidale e lavorano nel rispetto della sostenibilità sociale, ambientale e commerciale. L’Orzo biologico della Val d’Ultimo, l’agnello della Val di Funes, il miele di pino mugo e il formaggio d’alpeggio della Val Sarentino, non sono anche loro dei prodotti che rispettano una filosofia fair?

I ristoranti Fair Cooking, infatti, non sono solo partner di un progetto temporaneo, ma vivono e sostengono quotidianamente una cucina con un alto contenuto etico, integrando prodotti fair nella loro cucina.

Il menù del ristorante Laurin esemplifica che il concetto fair è parte integrante della filosofia del ristorante:“cuciniamo in maniera autentica ed allo stesso tempo creativa i migliori prodotti regionali, …carni e verdure dei fornitori locali… e molti altri nostri piatti sono invece realizzati con prodotti dal mercato equosolidale”.

Fair Cooking è un progetto dinamico, che vuole sensibilizzare le persone sul tema del commercio equo e il consumo responsabile. Gli chef sono degli ambasciatori di un consumo etico che vedono il loro impegno di mobilizzare altre persone ad andare nella stessa direzione. Partecipano con un menù fair coking appositamente creato: Anna Stuben (Ortisei), Auenerhof (Sarentino), Castel Ringberg (Caldaro), Parkhotel Laurin (Bolzano), Schöneck (Falzes), Stafler (Campo di Trens), Zum Löwen (Tesimo).

Fair Cooking- non solo pepe!

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